mercoledì 19 marzo 2008

istantanee frattali dalla complessità

Bellezza, ordine, novità, vita emergono da poche e semplici regole: auto-organizzazione. La geometria del mondo non è la perfezione euclidea progettata dall'alto, ma la complessità della realtà frattale, risultato di una semplicità nascosta.

Da Viaggio nella complessità, ecco un passo sulla geometria frattale:
Perfetti cerchi, triangoli, superfici regolari, ovvero da due millenni la geometria euclidea. Gli artisti vi trovarono una bellezza ideale, gli astronomi tolemaici costruirono su di essa una teoria dell’universo. Ma oggi vi è anche una nuova geometria, che riflette un universo irregolare, non arrotondato; scabro, non liscio. È una geometria del bucherellato, butterato e rotto, del contorto, aggrovigliato e intrecciato. Introdotta dal matematico polacco Benoit Mandelbrot, la geometria frattale.
I frattali sono forme irregolari, a volte goffe a volte slanciate, spesso aggrovigliate e attorcigliate su se stesse. Create al computer, sono forme auto-organizzate, emergenti da poche e semplici regole di base.


Guardate le opere di Gianfranco Pugliese, esponente del frattalismo. A me piace particolarmente questa qui sopra. Usando il software Ultrafractal, istantanee dalla complessità, o, con le parole dello stesso Pugliese:
Il tema fondamentale è l’idea della dinamica del mondo ("tutto scorre", tutto è in movimento, tutto cambia) e la rappresentazione di questo incessante movimento attraverso la complessità di tutto ciò che osserviamo fuori e dentro di noi. Quindi, non solo complessità dei fenomeni, ma anche, e soprattutto, complessità delle nostre emozioni e sentimenti, della nostra mente, della nostra interpretazione delle cose, del nostro essere. Complessità che è prodotta da quella dinamica e al contempo di essa generatrice.

Auto-organizzazione, orlo del caos, complessità in azione, pulsare di vita.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti segnalo questo post che parla di una sperimentazione grafica basata sulla complessità. Bello!

Un progetto site-specific che lega design, complessità e stormi, da Torino

Federico

Unknown ha detto...

Grazie, Luca, per la segnalazione.

E' significativo che tu abbia scelto tra le opere proprio quella più "turbolenta", giacché è proprio nella turbolenza (il "mostro" della scienza classica), nel disordine "vincolato" da regole nascoste, il significato più profondo della Complessità.
In questo senso è altrettanto paradigmatico il fatto che immagini così ricche di dettagli possano essere prodotte a partire da una limitata quantità di informazione.

Gianfranco