venerdì 4 maggio 2012

l'hai voluta? adesso pedala

Sempre sul tema velocita' e lentezza chiamate a co-esistere, banda larga / agenda digitale ma allo stesso tempo nuovi stili di vita sostenibili da tutti i punti di vista (economico, sociale, ambientale, ecc.), mi piace riportare questo studio sui riflessi economici positivi dell'utilizzo della bicicletta sul territorio.
Ebbene si', sto parlando di bikenomics...

Leggete qui:
foto L'uomo in bicicletta di Kim Newberg
Questo per due ragioni principali: in primo luogo usare più la bici significa risparmiare e aumentare il reddito disponibile per i consumi locali. In secondo luogo, muoversi in bici nel proprio quartiere / città e non usare la macchina per fare acquisti magari a decine di chilometri di distanza, ci costringe a scoprire meglio e privilegiare l’offerta più vicino alla nostra residenza.
Last, but not least, l’indotto, anche solo turistico, delle due ruote: si pensi che in uno stato medio-grosso degli USA, il Wisconsin, uno studio (di cui trovate il link al pdf) parla di una bike economy, di un impatto economico, turistico in primis, della bicicletta, che da solo vale 1,5 miliardi su base annua per lo Stato.
Insomma, bicicletta vuole dire più soldi che restano nella comunità: partendo dalle realtà più immediate come il fatto che l’utilizzo della bicicletta per recarsi al lavoro migliora chi la utilizza di conseguenza il datore di lavoro vedrà più profitti o che lasciando l’auto in garage, e girando la città pedalando, i negozi della città risulterebbero essere un’attrattiva maggiore. La comunità, inoltre, vedrebbe destinarsi più soldi dato che i cittadini non si impegnerebbero più grosse somme per la benzina, le assicurazioni e per l’acquisto dell’auto.


Puo' essere, di sicuro si potrebbe parlarne a lungo. 
Probabilmente i commercianti non sono molto d'accordo (sembra che se non ci puoi parcheggiare davanti, o meglio dentro, non andrai mai a comprare da loro...).
Quello che trovo interessante e' che - forse - anche economicamente andare in bici porta dei vantaggi. Perche' tutto il resto lo sappiamo, che fa bene da tutti gli altri punti di vista.


Certo, io sono di parte.
Da cinque mesi ho incominciato a percorrere l'ora che mi separa dal lavoro utilizzando il binomio bicicletta + treno. Per i tre anni e mezzo precedenti avevo usato ostinatamente l'automobile. Posso dire di sentirmi molto meglio ora per almeno quattro ragioni:



  1. in automobile sprecavo due ore al giorno, e sono tante, concentrato sulla guida! Adesso le sento come guadagnate. Posso leggere, lavorare, dormire, guardare il paesaggio...
  2. in automobile spendevo circa 250 euro al mese, oggi spendo 61,80 euro al mese (solo il costo dell'abbonamento al treno);
  3. in automobile mi stancavo, appesantivo fisicamente, innervosivo, oggi sono pieno di energie, pedalare e' splendido in questa stagione ma anche sotto la pioggia (e' un po' come tornare bambini!), resto in forma e rilassato mentalmente;
  4. in automobile immettevo nell'ambiente circa 21 Kg di CO2 al giorno, oggi in treno circa 4 Kg a cui vanno aggiunti 0 Kg in bicicletta (fonte per i calcoli LifeGate).


E siccome qui si ragiona in ottica sistemica, ora ci aggiungiamo anche le positive ricadute economiche. 


La sostenibilita' sistemica (economica, sociale, ambientale, ecc.) c'e', sembra esserci.
Viva la bici!


ps: a proposito, salvaiciclisti

martedì 1 maggio 2012

velocità e lentezza

Google, simbolo per antonomasia della velocità di inizio XXI secolo, milioni di pagine in qualche centesimo di secondo, ha un maestro zen che insegna ai collaboratori la lentezza. Contraddizione tipicamente complessa, velocità e lentezza in non esclusiva compresenza. E, forse, da chi il modello l'ha creato (ha contribuito a crearlo), un invito a metterlo in discussione o, addirittura, a ripensarlo.