martedì 26 novembre 2013

la piazza che si fa innovazione

Forse non e' un caso che sia arrivato ai makerspaces, i FabLab e in generale tutti quei luoghi di aggregazione (perche' tali sono) dove si condivide una passione.
La condivisione e' uno dei principi della complessita'. Ce l'ha insegnato il principio ologrammatico: la parte e' nel tutto, il tutto e' nella parte.

Oggi c'e' sempre piu' bisogno di senso. Oggi che i grandi racconti sono finiti, e i punti di riferimento sono stati, a torto o a ragione, screditati. C'e' bisogno di comunita' che si incontrano in luoghi fisici, dove fare lavoro, ma soprattutto relazione.

E allora si sviluppano in maniera disordinata (tipico delle prime fasi, prima della regolamentazione e della selezione naturale) luoghi come i TechShop, The Hub o Talent Garden.
E' la piazza contemporanea. Fisica, reale, ma in grado di estendersi globalmente alla rete.
Ed e' la piazza che si fa business, innovazione vera, dato che le aziende non la fanno, non ce la possono fare, per loro natura.

Che poi si tratti di riunire artigiani tecnologici, smanettoni e bricoleur come nel caso dei TechShop e dei FabLab o creativi, designer, artisti e startupper come nel caso di The Hub o Talent Garden poco importa.
Anzi, io credo che vadano creati dei luoghi dove tutti questi attori possano ritrovarsi. E' questo il mio progetto.

#startup #nordest