martedì 29 aprile 2008

massa critica

Premetto, devo ancora acquistarlo. Ma gli argomenti sono i nostri.

Alcuni dei comportamenti applicati all'econofisica, tra cui la legge di Zips, il modello random walk, i fenomeni cosiddetti del "mondo piccolo", la teoria delle catastrofi, le transizioni di fase, la teoria delle biforcazioni, e applicazioni alla teoria dei giochi come il dilemma del Prigioniero. Temi portanti dei moderni modelli matematici che spiegano il comportamento di fondamentali fenomeni economici e sociali.

Philip Ball, Massa critica. La nuova scienza dei comportamenti collettivi, Rizzoli, 2006.

lunedì 28 aprile 2008

and the winner is ...

I Edizione del Premio Lagrange-Fondazione CRT sui Sistemi Complessi, primo riconoscimento internazionale dedicato alla ricerca nel campo della Scienza della Complessità. I vincitori: l’economista W. Brian Arthur del Santa Fe Institute (Usa), il matematico Yakov G. Sinai dell’Università di Princeton (Usa), e Philip Ball, giornalista free lance inglese.

Per me e il prof. De Toni una grande soddisfazione. Sull'invito per la cerimonia di premiazione è riportata una frase tratta dal nostro primo libro Prede o ragni (Utet, 2005). Eccola, un invito allo studio dei sistemi complessi:

Lo studio dei sistemi complessi... è stimolante e si può rivelare un'avventura di straordinaria intensità. Significa infatti studiare noi stessi e tutti i sistemi che hanno a che fare con la nostra vita... Ha a che fare con la ricerca del senso delle cose.

venerdì 25 aprile 2008

viaggiate con noi?

Udine, Associazione Industriali, venerdì 9 maggio ore 17. Volete fare un viaggio nella complessità?

Prima tappa: dove siamo oggi? Si parte dall’Italia, dalle sue imprese, dagli innovatori che stanno già facendo il cammino all’interno della complessità, alla ricerca di una direzione. La nostra guida sarà Luca De Biase, responsabile di Nòva24.
Seconda tappa: si vola a Santa Fe, tempio della teoria della complessità, dove è nato un pensiero sistemico complementare a quello scientifico su cui si basa il management. Comprendere la complessità rappresenta oggi il valore aggiunto per organizzazioni e donne e uomini di successo. Ascoltiamo Luca Comello, co-autore di Viaggio nella complessità.
Terza tappa: si arriva in Cina, e si incontra il pensiero filosofico orientale, non pervaso dalla scienza newtoniana, quindi intriso di complessità. La nostra guida sarà Giangiorgio Pasqualotto, professore di Estetica all’Università di Padova.
Facciamo una sosta, perché è necessario avere consapevolezza del cammino mentre si va. Ascoltiamo Alberto Felice De Toni, co-autore di Viaggio nella complessità. Cerchiamo una consapevolezza condivisa del momento che le organizzazioni stanno vivendo, pur sapendo che non esistono ricette o direzioni certe. Si può solo mettersi in marcia, in rete e alla continua ricerca dell’attimo creativo, che va colto come l’esito conseguente di una propensione naturale delle cose dopo avere orientato il processo di evoluzione del contesto.
E subito riprende il viaggio.

mercoledì 23 aprile 2008

breve storia del futuro

Ho appena terminato la lettura di Breve storia del futuro, di Jacques Attali.
Un libro che consiglio, ricco di stimoli. Una storia del capitalismo fino ad oggi, e soprattutto una "storia del futuro", di qui ai prossimi 100 anni. Certo, nessuno ha la bacchetta magica, il futuro è imprevedibile e piccole cause possono generare grandi effetti, ma Attali evidenzia con grande precisione alcune delle dinamiche complesse in atto.

Cosa ci attende nel futuro?

Innanzitutto l'iperimpero, ovvero la vittoria del mercato sugli Stati, un mercato che diventa planetario e porta al superamento del concetto stesso di Stato.
Secondo Attali, la dinamica in atto è sempre la medesima: un servizio pubblico si trasforma in servizio privato e successivamente in prodotto di massa. Quando tutti o quasi i servizi pubblici (compresi sicurezza, sorveglianza, sanità) saranno prodotti di massa, gli Stati non esisteranno più. Al più tardi intorno al 2050 comincerà una lenta decostruzione degli Stati nati più di mille anni fa. Prima ondata del futuro: l'iperimpero, società planetaria volatile, noncurante, egoista e precaria. Nessuna fedeltà, nè nazionale, nè politica, nè culturale.

E, a questo punto, due scenari differenti. La fine dell'umanità o la salvezza.

Fine dell'umanità, seconda ondata del futuro: l'iperconflitto. Dopo la violenza del denaro, quella delle armi. Conflitti locali e globali: guerre di penuria (petrolio e acqua), guerre di frontiera (dal Medio Oriente all'Africa), guerre di influenza, guerre tra pirati e sedentari. Niente di impossibile, potrebbe essere la fine dell'umanità.

O, invece, dopo il mercato e le armi, il bene. Secondo Attali, i disastri sono, per la natura umana, i migliori avvocati del cambiamento. E, quindi, terza ondata del futuro: l'iperdemocrazia. Accanto all'economia di mercato, un'economia dell'altruismo, della gratuità, del dono, dell'interesse generale. Un'economia relazionale, in cui verrà tutelato il complesso degli elementi che rendono possibile e dignitosa la vita: il clima, l'aria, l'acqua, la lbertà, la democrazia, le culture, le lingue, i saperi. La Storia, secondo Attali, spingerà verso l'emergenza auto-organizzata di una intelligenza collettiva, dotata di una memoria collettiva, che conserverà e accumulerà il proprio sapere.

E in questo stato auto-organizzato, in cui il tutto è maggiore della somma delle parti, finirebbe la storia dell'homo sapiens. Non con l'annientamento, come nelle prime due ondate del futuro, ma con il suo superamento.

martedì 22 aprile 2008

qui piove ed è grigio, ecco un po' di colori


Una bella immagine di Laura. Una mia amica. Una psicologa che fa un dottorato in neuroscienze, cose difficilissime, complicate e ... anche complesse. Ma che nel suo blog evidenzia il suo lato artistico. Disegni e fotografie. Colori, emozioni, momenti, filtri. Visitate il suo blog, merita davvero. E commentate.

verso l'orlo del caos

Un altro video da Maniago. Qui io parlo della ricerca dell'orlo del caos da parte delle organizzazioni.

Viaggio nella complessità al Festival delle Città Impresa (2) from lucacomello on Vimeo.

lunedì 21 aprile 2008

verso un nuovo management

In questo video, catturato a Maniago al Festival delle Città Impresa, un velocissimo minuto per un'introduzione al tema della teoria della complessità nel management da parte del prof De Toni, co-autore di Viaggio nella complessità.

Viaggio nella complessità al Festival delle Città Impresa from lucacomello on Vimeo.

venerdì 18 aprile 2008

se ne va una farfalla nel caos

Riprendo da Felter la notizia della morte di Edward Lorentz, il meteorologo a cui si deve il noto effetto butterfly. Il battito d'ali di una farfalla in Cina può provocare un tifone negli USA.
Avendolo studiato per alcuni anni, è un po' come se ne andasse una persona conosciuta, cara.
Una considerazione. Felter dice di avere preso in considerazione la notizia perchè ha sentito le mie lezioni e così ha conosciuto Lorentz. Io ho insegnato questo a Felter. Io rincaso oggi dopo 2 giorni fuori e leggo la notizia da Felter. Felter ha insegnato questo a me. Circolarità ricorsiva, come nelle migliori tradizioni del pensiero complesso.

domani a maniago

Di fretta, appena rientrato dal Salone del Mobile di Milano.
Solo per ricordarvi, domani ore 15.30 a Maniago (al Ridotto del Teatro Verdi in via Umberto I, 53) l'evento Viaggio nella complessità.
Un incontro nell'ambito del Festival delle Città Impresa, coordinato da Alessandro Moser (direttore La Tribuna di Treviso) e a cui parteciperanno insieme a me il prof. Alberto Felice De Toni e il giornalista Sandro Mangiaterra.
Se ci siete, fatevi riconoscere.

martedì 15 aprile 2008

vi segnalo un evento

17 MAGGIO 2008, dalle 9.30 alle 17.00, SCUOLA POLITECNICA DESIGN di Milano: SciNET. Un ibrido tra un BarCamp, un evento tradizionale e un Pecha Kucha.
L'evento, ideato da Gianandrea Giacoma, ruota attorno a 3 temi principali: fame di divulgazione scientifica, produzione di conoscenza, open culture.

Soggetti attivi nella rete si incontrano, in modo nuovo, per riflettere sulle sfide che internet lancia alla divulgazione scientifica, la produzione di conoscenza e l'Open Culture nel mondo accademico.
Io non riuscirò ad andare a Milano, ma parteciperò con un intervento video. Se riuscite, contattate Gianandrea e iscrivetevi e partecipate. Vi sono ancora dei posti liberi. Altrimenti spero che l'evento sia accessibile a tutti in streaming.
Nei prossimi giorni vi racconto di cosa intendo parlare.

sabato 12 aprile 2008

rane, insetti e futuro

Il dott. Ernesto Illy, a una conferenza tenuta all'Università di Udine nel febbraio 2004, usò questa suggestiva metafora.

Noi esseri umani siamo come le rane. La rana ha un'ipotesi deterministica, lineare del mondo. Osserva il moto di un moscerino, fa un paio di calcoli di trigonometria calcolandone il percorso, e riesce a garantirsi il pasto. Noi esseri umani siamo come le rane: abbiamo una tremenda necessità di vivere in un mondo prevedibile e paghiamo profumatamente questa illusione a maghi e cartomanti. Anche molte grandi organizzazioni sono rane.

Ma come fanno i moscerini a sopravvivere? Complessità, non linearità, disordine! Si muovono costantemente per non dare alla rana il tempo di calcolare le traiettorie. Li avete visti qualche volta contro il buio di una foresta e il sole che li illumina? Sono sciami che ballano continuamente! Complessità, non linearità, disordine, fonti di vita. Anche noi, specie se abbiamo a che fare con rane più grandi di noi, spesso siamo moscerini. Anche le nostre organizzazioni, guerriglia e non guerra di posizione, possono esserlo.

giovedì 10 aprile 2008

il cammino si fa andando

E subito riprende il viaggio.
Domani termino un percorso lavorativo durato quasi 4 anni. Che poi il tragitto non è solo lavorativo, è prima di tutto umano. Da domani mi abituerò a non sentire ogni giorno il profumo del caffè.
Con tutto l'entusiasmo che ho, inizio un altro percorso. E subito riprende il viaggio.

Come gli emigranti friulani, prima di partire:
Anin, varin fortune... (Andiamo, avremo fortuna...)

martedì 8 aprile 2008

tutti parlano di elezioni

Non è il caso di farlo qui. Non è questo il blog. Però oggi ho letto una frase che mi ha fatto riflettere, che mi sembra adattarsi perfettamente all'attuale campagna elettorale.

La frase è di Giuliana Saladino (1925-1999), scrittrice di impegno politico e civile:
Paghiamo il nostro disinteresse totale per le questioni teoriche, il vivere alla giornata, lo strumentalizzare tutto senza guardare all'indomani.

Potremmo parafrasare, per tornare ai temi di questo blog. Tanto riduzionismo, approccio sistemico assente. In questa campagna elettorale, in generale in questa fase storica del Paese, tanto riduzionismo, approccio sistemico assente.

lunedì 7 aprile 2008

di sicuro non avrei saputo fare di meglio

Tecnest è una società di consulenza specializzata in Supply Chain. Ma va anche al di là dell'orizzonte della Supply Chain e sul suo sito ha una sezione Cultura, in cui segnala novità su ricerca, tecnologia, organizzazioni.
Fabio Candussio, di cui nutro profonda stima, non solo professionale, ha scritto una splendida recensione a Viaggio nella complessità. Se qualcuno volesse sapere qualcosa in più sul libro, se volesse saperlo in poche righe, non troverei mai modo migliore per spiegarglielo ed invitarlo a leggerlo.

venerdì 4 aprile 2008

ascoltatemi alla radio...



Ecco il podcast del mio intervento del 2 aprile su Radio Kiss Kiss. Una bella chiacchierata con Carlotta sulla teoria della complessità.

giovedì 3 aprile 2008

viaggio nella complessità al festival delle città impresa

18-19-20 aprile: il Nord-Est si interroga sulle trasformazioni del tessuto urbano nel passaggio al postfordismo. A Rovereto, Schio, Valdagno, Montebelluna, Conegliano, Vittorio Veneto e Maniago... il Festival delle Città Impresa.

Nell'ambito di questo festival, il 19 aprile alle ore 15.30 a Maniago (PN) parteciperò ad un incontro dal titolo Viaggio nella complessità, volto ad analizzare l’impatto delle teorie della complessità sul modo di fare impresa.

Insieme a me parteciperanno il prof. Alberto F. De Toni, professore di Gestione dei sistemi complessi all’Università di Udine, e Sandro Mangiaterra, giornalista di Nòva-Il Sole 24 Ore. L’incontro sarà moderato da Alessandro Moser, direttore de La Tribuna di Treviso.

Mi farà molto piacere se riuscirete a partecipare e/o se riuscirete a dare visibilità all’evento.

Per partecipare è sufficiente confermare la propria presenza registrandosi sul sito.

martedì 1 aprile 2008

seconde vite per sperimentare

Premetto: non sono un conoscitore di Second Life. Condivido con voi qualche impressione sui corsi che ho tenuto (si vedano gli ultimi 3 post).

Innanzitutto, banale forse: se si desidera apprendere, senza spostarsi da casa, gratuitamente, in posti come la Unacademy si può fare. Hanno tenuto corsi, tra gli altri, Mario Tedeschini Lalli, Giovanni Boccia Artieri, Enrico Menduni.
Gli alunni sembrano esserne entusiasti.
Brezzadilago scrive: Alla unAcademy studio, ragiono, imparo, scopro argomenti di cui nemmeno conoscevo l'esistenza, mi confronto con gli altri che al 99% ne sanno sempre più di me.
Felter, dopo la mia seconda lezione: La cosa divertente di tutto questo è che parlare di complessità è stato di una “semplicità” disarmante. Un minuto prima ero a casa mia, un attimo dopo ero seduto con un’altra dozzina di persone a parlare di teoria della complessità, quindi sono passato a ballare un po’ al Lucania Lab, per poi tornare a casa mia. Tempo sprecato per gli spostamenti: zero!. Mi sembra una gran cosa!

Credo di aver condiviso un'esperienza di complessità messa in pratica, gestita, complessità come opportunità, in beta permanente. Emergenza dal basso, o meglio adeguato mix di bottom-up e top-down. C’è un coordinamento scientifico, ma il più viene dal basso: ci si può proporre come insegnanti, le lezioni sono molto interattive, i commenti e le domande sono numerosi. Le mie lezioni, durata prevista 40 minuti, sono diventate dialogo fino a notte fonda. C’è una circolarità accentuata: studenti e insegnanti possono scambiarsi i ruoli, studenti che insegnano ad insegnanti ed insegnanti che imparano da studenti.

Ho appreso una nuova modalità di interazione, ho insegnato ma soprattutto imparato. Ho conosciuto persone molto competenti che erano lì per ascoltare, condividere, scambiare, dialogare. Scrivo di proposito ho conosciuto persone e non avatar. Persone vere, in carne ed ossa, che utilizzano la tecnologia come mezzo, per esprimere ancora meglio la loro carne e le loro ossa. Persone che sperimentano la creazione di un senso, una narrazione.