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La rotta la creiamo noi stessi.
Imprevedibilità significa
opportunità.
Parole d'ordine sono complessità, accelerazione, interazione, mente.
Lo trovate qui.
foto L'uomo in bicicletta di Kim Newberg |
In natura, nei sistemi fisici, biologici e sociali, molto spesso le dinamiche organizzative sono assai diverse, addirittura opposte, bottom-up piuttosto che top-down, emergenti piuttosto che imposte.
Semplici, non complicate. Come sosteneva Isaac Newton:
Degli eventi naturali non si devono ammettere cause più numerose di quelle che sono vere e sono sufficienti a spiegare i fenomeni. La natura infatti è semplice e non sovrabbonda di cause superflue.
Dinamiche organizzative semplici, ma in grado di fornire risposte complesse. È questo binomio semplicità-complessità a garantire la sopravvivenza nella co-evoluzione.
In molti fenomeni l’organizzazione non è imposta dall’alto, ma emerge dal basso, così diventando auto-organizzazione. A livello di metafora lo spunto è allora allettante: potrebbe essere così anche per le imprese, dove invece sperimentiamo ogni giorno gerarchie e procedure?
Potrebbe essere il giusto binomio semplicità-complessità a fornire nuovi vantaggi competitivi?
Ci interroghiamo. E lo vediamo, soprattutto nelle nuove imprese che nascono ogni giorno, nelle dinamiche emergenti delle start-up, nelle discussioni che si generano in rete, nel senso condiviso a prescindere dalle distanze.
Qualcosa sta cambiando ...
Se nel passato e ancora oggi le architetture erano complicate e le persone erano considerate semplici, oggi la prospettiva sta gradualmente cambiando: architetture semplici, persone complesse.