Le metodologie e le best practice di project management sono basate essenzialmente su approcci strutturati e modelli predittivi in cui si tende ad estrapolare gli andamenti del passato per stimare quelli futuri. L'esperienza pratica, in particolare quella vissuta quotidianamente dai Project Manager, evidenzia altresì come la natura di un progetto, da intendersi come la “creazione di qualcosa che non c'è ancora”, sia sempre meno riconducibile ad approcci di tipo “lineare”.
Ecco che la teoria della complessitá puó fornire strumenti nuovi al project manager. Ecco perché il PMI-NIC ha portato avanti un’iniziativa di ricerca affidata ad un team composto
da propri soci e coordinata da Francesco Varanini in qualità di Mentor. E ha chiamato a confrontarsi pubblicamente sul tema in questo convegno: Gianluca Bocchi, Alberto F. De Toni, Fernando Giancotti, Luca Comello.
da propri soci e coordinata da Francesco Varanini in qualità di Mentor. E ha chiamato a confrontarsi pubblicamente sul tema in questo convegno: Gianluca Bocchi, Alberto F. De Toni, Fernando Giancotti, Luca Comello.
Questi alcuni dei temi e delle “provocazioni” che saranno oggetto di confronto fra i relatori e di dibattito aperto al pubblico:
- un progetto possibile sta nell'area di sovrapposizione tra i mondi dei vari stakeholders, ognuno dei quali porta con sé una propria idea e una pratica esperienziale che va analizzata e compresa;
- ciò che dà ragione di un progetto, è la presenza di un medesimo algoritmo genetico che accomuna i vari sottoprogetti rendendoli assimilabili ad una sorta di “frattale”;
- le conoscenze progettuali emergono istante dopo istante e vivono al di là dei confini del progetto, che va quindi considerato come un vero e proprio sistema vivente;
- ipotizzando di organizzare un progetto come insieme di “missioni”, è essenziale far emergere quella capacità di “leadership collettiva” in cui la saggezza del gruppo prevale sulla razionalità del singolo.
E molte altre ancora...
Sul sito del PMI-NIC tutti i dettagli per l'iscrizione, aperta sia ai soci che agli esterni.
3 commenti:
Peccato non poterci essere. Una visione intrigante, quella proposta, anche se immagino piuttosto "complessa" da realizzare concretamente (o "solo" complicata? :)
Proprio per questo intrigante.
E' nei momenti di crisi che nascono le innovazioni, se solo si ha il coraggio di rischiare.
Cercheró di fare un resoconto qui per chi non potrá esserci.
Avevamo già intuito in azienda che si dovesse scegliere la strada della 'complessità' per la gestione dei progetti e da qualche tempo infatti stiamo implementando internamente un software che dovrebbe permetterci una svolta in questo senso. Tuttavia sentiamo il bisogno di un confronto e siamo felicissimi di questa iniziativa. Avrei voluto assistervi anche io, ma mi tocca restare in ufficio. Quando rientreranno i miei due colleghi iscritti, li tempesterò di domande!
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