La preparazione di una mappa è semplice:
1. al centro di un foglio bianco disegnare l’argomento,
2. dal centro tracciare linee curve su cui porre parole/immagini collegate all’idea centrale,
3. continuare in senso orario seguendo una struttura radiale,
4. colorare in abbondanza.
Ovvero, come nel sottotitolo del blog di Roberta: girare il foglio da verticale ad orizzontale, passare dalla scrittura lineare a quella radiale, usare tutti i colori, liberare la creatività.
Passare dalla scrittura lineare a quella radiale. Roberta ha preso Viaggio nella complessità (scrittura lineare) e lo ha trasformato in mappa della complessità (scrittura radiale). Nell'ultimo numero di Persone & Conoscenze, il libro è stato recensito radialmente, con questa mappa. Credo si tratti della prima volta in Italia.
I concetti del libro che hanno più colpito Roberta. Lo smarrimento, ovvero la diritta via smarrita da Dante. Il cervello, il sistema più complesso dell'universo. La piega di un foglio del complicato e l'intreccio del complesso. L'attimo creativo, la bellezza, il cuore, la meraviglia.
Carta, colori e creatività. Ci sarebbero anche software ad hoc. Ma, meglio, carta, colori e creatività. Per rappresentare, vive e colorate, le connessioni che danno vita e colore ai sistemi complessi.
4 commenti:
"Ma, meglio, carta, colori e creatività. Per rappresentare, vive e colorate, le connessioni che danno vita e colore ai sistemi complessi."
Sono d'accordo: i software non rendono come la carta e i colori o come i blocchi di word, utilizzati creativamente.
Ho condotto una sperimentazione sulle mappe, coinvolgendo bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni.
E' incredibile l'impiego flessibile che se ne può fare
Interessanti la scrittura radiale e l'esperimento di Roberta, ma non dimentichiamo la scrittura reticolare, a mio avviso più rappresentativa della complessità;)
se c'è una metafora per la complessità è la rete, la ragnatela...
ciao luca
grazie per aver dedicato un post alle mappe mentali che danno vita e colore ai sistemi complessi :)
altri, invece, definiscono le mappe mentali un "riduttore" di complessità
io non condivido questa interpretazione perchè per me la complessità è un valore positivo da non confondere con ciò che è complesso che deve essere, invece, "ridotto" e semplificato
per me la complessità va osservata, studiata e una sua rappresentazione grafica radiale può essere utile ed efficace
le mappe mentali possono essere uno strumento per rappresentare tutta la ricchezza insita nei sistemi complessi
quindi, vita e colore alla complessità!!
@annarita
mi farebbe piacere conoscere i tuoi esperimenti sulle mappe con i bambini
una domanda, quando parli di scrittura "reticolare" ti riferisci alle mappe concettuali?
ciao roberta
Ciao, Roberta:). Sì, mi riferisco alle mappe concettuali.
Puoi leggere qui il risultato del percorso di ricercazione che ho svolto sulle mappe concettuali a partire dalla scuola dell'infanzia sino alla scuola media:
http://www.albertopiccini.it/2007/09/22/mappe-concettuali-per-insegnare-ed-apprendere-un-percorso-sullacqua/
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