Secondo Jamshed Bharucha, professore di Psicologia alla Tufts University, la chiave sta nella sincronizzazione. Nello specifico, nella sincronizzazione dei cervelli.
La sincronizzazione ha a che fare con il comportamento di gruppo, con valori e comportamenti condivisi, dentro o fuori. Ideologie, emozioni, mode, memi, comunitá etniche, religiose, politiche... Banchi di pesci, stormi di uccelli, branchi di lupi famelici, che se li guardi dall'alto sembrano un tutt'uno, un animale che vive di vita propria.
La sincronizzazione é mediata dalla comunicazione tra cervelli. I canali comunicativi possono essere verbali o non verbali (espressioni facciali, posture, gesti, tono di voce, musica, ecc.). La comunicazione tra le regioni del cervello rappresenta un caso speciale di quella, ben piú ampia, tra cervelli. E su questo, ci dice il prof Bharucha, ci sará un'esplosione di ricerca.
Se, grazie a studi multidisciplinari intersecati, capiremo qualcosa in piú di come i cervelli interagiscono potremo meglio governare, nel bene e nel male, le dinamiche di gruppo, le relazioni interpersonali, l'educazione, le politiche. Si potrá, forse, migliorare la condizione umana. Si potrá, forse, consolidare il potere, distruggere su larga scala. Un'intelligenza collettiva auto-organizzata, che, come si augura Jacques Attali in Breve storia del futuro, speriamo porti all'iperdemocrazia, e non all'iper-conflitto.
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