giovedì 22 maggio 2008

un cambiamento anche visibile

Secondo Mark Taylor, autore de Il momento della complessità, gli ideali della linearità, dell'ordine, della razionalità tipici del pensiero occidentale figlio della scienza classica si potevano quasi toccare. Eccoli, visibili, ad un passo da noi, resi reali, addirittura abitabili, nel Seagram Building (1958) di Mies van der Rohe.


Ma il cambiamento che sta avvenendo è anche visibile. Non linearità, disordine, vitali forme sempre mutevoli che sembrano avvolgerci o scappare da noi, co-evolvendo con l'ambiente. Ecco gli ideali della complessità resi reali, nel Guggenheim Museum di Bilbao (1997) di Frank Gehry.



Le idee dello stesso Gehry trasudano complessità:
La cultura occidentale pensa ad un solo tipo di ordine, alla simmetria, al classicismo, all'idea della prospettiva centrale. Ma il mondo intero non può essere costruito soltanto lungo degli assi.


Idee e parole che trasudano complessità si traducono in edifici. Il cambiamento prende forma e si fa visibile.

2 commenti:

roberta buzzacchino ha detto...

ciao luca

bello il tuo post!

leggendolo mi hai fatto venire in mente le parole di un altro grande architetto oscar niemeyer:

“Non è l’angolo retto che mi attrae e nemmeno la linea retta, dura, inflessibile creata dall’uomo. Ciò che mi attrae è la curva libera e sensuale, la curva che incontro nelle montagne del mio paese, nel corso sinuoso dei suoi fiumi, nelle nuvole del cielo, nelle onde del mare, nel corpo della donna preferita. Di curve è fatto tutto l’universo, l’universo curvo di Einstein.”

le linee curve e il movimento sono elementi importanti e sono percepite dall'emisfero destro del nostro cervello

per questo, una delle regole fondamentali nel fare una mappa mentale è quella di tracciare i rami con linee curve, "organiche"... in una parola NATURALI !

:)
roberta

Unknown ha detto...

fiumi, nuvole del cielo, onde del mare...
frattali...

grazie roberta :)