martedì 19 gennaio 2010

morin, elogio della metamorfosi

Dall'articolo apparso su La Stampa lo scorso 14 gennaio:

“L’idea di trasformazione, più ricca dell’idea di rivoluzione, ne conserva il carattere radicale, ma la lega alla conservazione (della vita, dell’eredità delle culture). Oggi tutto dev’essere ripensato. Tutto deve ricominciare. E in effetti tutto è ricominciato, senza che lo si sappia. Siamo allo stadio degli inizi: modesti, invisibili, marginali, dispersi. Perché esiste già, su tutti i continenti, un fermento creativo, una moltitudine di iniziative locali che vanno nella direzione della rigenerazione economica o sociale o politica o cognitiva o educativa o etica o di stili di vita.”

4 commenti:

Micio1970 ha detto...

Una delle più belle frasi ottimiste degli ultimi tempi ... detta da Morin ha un valore speriamo "taumaturgico" per la nostra realtà

roberta buzzacchino ha detto...

ciao luca

grazie per aver segnalato questo articolo !

roberta :)

Davide Nebuloni ha detto...

La "rivoluzione" invisibile è oramai iniziata ed in stato di avanzata "de-composizione"; in prossimità dell'arrivo dell'Onda quantica, del gatto sotto al tappeto, il Mondo cambierà radicalmente. Il 2012 è una nuova alba di "luce dorata"...
Grazie...
Un abbraccio...
Serenità

lino da lecce ha detto...

chissà cosa prende morin per colazione prima di pronunciare queste frasi...
e poi dicono di nostradamus...