Vi rimando a un bel post sulla complessità dal blog Appunti e virgole.
Ecco l'introduzione:
Non sono uno studioso e nemmeno uno scienziato: sono solo un curioso che legge e segue i progressi della comunita` scientifico-tecnologica.
Mi interessa tuttavia capire come la scienza si declina nell’utilizzo e nel pensare comune, come la gente percepisce ( se li percepisce) i progressi scientifici o ne coglie solo i vantaggi tecnologici, quando questi ci sono. Infatti, solo quello che si riesce a fare proprio, attraverso le proprie capacita` analitiche, che si inserisce consapevolmente o meno nella propria realtà` quotidiana, diventa bagaglio culturale comune, magari travalicando il significato originario.
Pertanto con queste mie riflessioni non ho nessuna pretesa, se non sottolineare il gap che esiste tra “scienziato” e “uomo comune”, magari suggerendo, nel mio piccolo, azioni che in qualche modo avvicinino gli estremi.
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